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Nell’articolo precedente vi ho spiegato le norme che disciplinano la responsabilità penale del medico, passando alla law in action, in questo articolo vi spiegherò come da un punto di vista pratico è possibile agire con un’azione penale al fine di ottenere la condanna degli esercenti la professione sanitaria che per una loro azione od omissione hanno cagionato un danno al malcapitato e al contempo chiedere il risarcimento dei danni subiti.
È necessario premettere che il rapporto esistente tra paziente e struttura sanitaria è di tipo contrattuale, mentre il rapporto che lega il paziente al medico (o altro esercente la professione sanitaria) è di tipo extra-contrattuale. Pertanto si ha responsabilità medica quando sussiste un nesso causale tra la lesione alla salute psicofisica del paziente e la condotta dell’operatore sanitario in concomitanza o meno con le inefficienze e carenze di una struttura sanitaria.
Le strade da percorrere per essere tutelati
Per meglio specificare, in tutti i casi di malasanità le strade da percorrere per chiedere il risarcimento del danno patito si sostanziano:
- nell’azione civile, presso ogni Tribunale competente in materia che viene esperita nei confronti dell’esercente della professione sanitaria o struttura sanitaria ed ha come finalità l’ottenimento del risarcimento del danno patito;
- nell’azione penale, mediante denuncia/querela agli organi di Polizia, Carabinieri o direttamente alla Procura della Repubblica. Dopo la proposizione della denuncia/querela è solo il PM che, ove ne ravvisi gli estremi, può esercitare l’azione penale contro l’indagato.
Il processo penale ha come finalità la punizione del responsabile che potrà essere solo una persona fisica e quindi l’esercente la professione sanitaria e mai nei confronti della struttura sanitaria, questo in quanto la responsabilità penale è personale, e come afferma il penalista tedesco Franz Von Liszt ” Societas delinquere non potest”. Inoltre nell’ambito del processo penale il danneggiato ( o avente diritto) può costituirsi parte civile, in prima udienza, chiedendo la condanna del responsabile al risarcimento del danno.
In termini molto semplicistici, si può dire che, mentre in campo civile per aversi una condanna basta che sia accertato nel corso del processo che l’azione o l’omissione del medico abbiano cagionato l’evento in termini di probabilità (“più probabile che non”), in campo penale, per aversi la condanna del medico è necessario la certezza “oltre ogni ragionevole dubbio” che il danno al paziente sia stato la conseguenza dell’azione o dell’omissione dell’esercente della professione sanitaria imputato.
il medico e la posizione di garanzia
Giova ulteriormente specificare che in tema di responsabilità medica il reato ascritto è un reato omissivo improprio che si incentra sul principio secondo cui “ Non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.
Alla stregua di tale corollario del diritto ne consegue che su determinati soggetti grava la cd. Posizione di garanzia, che nel caso di responsabilità medica sorge contrattualmente.
Ergo, l’ordinamento giuridico attribuisce a determinati soggetti la funzione di garanti di determinati interessi che sono sprovvisti di tutela da parte dei legittimi titolari.
Come tutelarsi?
In conclusione, in riferimento all’argomento dirimente, il mancato adempimento o svolgimento dell’obbligo giuridico testè dedotto, costituisce illecito penale nei confronti del medico, infermiere et al che con tale condotta ha cagionato danni al paziente, ravvisabili in semplici lesioni fino al decesso.
Noi siamo pronti a fornirti un’assistenza a trecentosessanta gradi che ti permetta di ottenere una tutela effettiva dei tuoi diritti dalla fase iniziale dello studio della controversia alla stesura della denuncia/querela, dalla costituzione di parte civile, alla raccolta di tutti gli elementi probatori utili sino alla fine del processo.
In tutti i casi sopra descritti e per tanto altro il nostro Studio Legale opera su tutto il territorio Nazionale a tutela di chi ha le ali ma non può volare nei meandri della giustizia. Per noi, ogni sfida è un’opportunità e ogni azione proposta in giudizio è un àncora di salvezza.
A questo siamo preposti, con coscienza, diligenza e responsabilità.