Danni da vaccinazioni pediatriche, cosa fare e come tutelarsi?

Danni da vaccinazioni pediatriche, cosa fare e come tutelarsi?

Danni da vaccinazioni pediatriche, cosa fare e come tutelarsi?

Molte persone si domandano come proteggersi a livello giuridico dai possibili danni provocati da vaccinazioni pediatriche, quindi occorre sapere cosa fare per tutelarsi da questi rischi in caso di pesanti effetti collaterali post vaccinali.

I vaccini pediatrici somministrati in Italia

Occorre ricordare che, in base alla legge n.119 del 31 luglio 2017, l’Italia prevede dieci vaccini obbligatori per i minorenni tra zero e 16 anni di età, secondo il seguente elenco che è soggetto a revisioni periodiche:

  • anti-poliomielitica
  • anti-difterica
  • anti-tetanica
  • anti-epatite B
  • anti-pertosse
  • anti-Haemophilus influenzae tipo b
  • anti-morbillo
  • anti-rosolia
  • anti-parotite
  • anti-varicella.

Inoltre, i bambini fino a 6 anni possono accedere agli asili nido e scuole per l’infanzia solo se rispettano l’obbligo vaccinale, mentre gli studenti, a partire dalle elementari, possono andare a scuola, ma se i genitori non hanno rispettato l’obbligo le Asl attivano un percorso di ricupero per vaccinare i ragazzi.

Il mancato rispetto delle scadenze per le vaccinazioni comporta sanzioni da 100 a 500 euro, a meno che i minori non siano già immunizzati dopo aver contratto una malattia infettiva oppure abbiano un quadro clinico controindicato per il vaccino.

La sicurezza e i dubbi sui vaccini pediatrici

Tra i numerosi studi in materia di sicurezza vaccinale si può ad esempio citare il lavoro di Franco Giovannetti, dirigente medico del dipartimento prevenzione Asl CN2 Alba Bra, della regione Piemonte che risponde ai numerosi dubbi dei genitori in merito alle vaccinazioni dei figli.

In sostanza, il sistema sanitario nazionale valuta i vaccini pediatrici come farmaci ad alto livello di sicurezza per i bambini, grazie alle tecnologie avanzate di produzione, purificazione e monitoraggio che l’Aifa coordina in collaborazione con l’EMA e l’OMS.  Tuttavia, non si possono escludere casi di seri effetti collaterali, quindi la sicurezza al 100% non esiste.

I principali danni da vaccinazioni pediatriche

Alle normali reazioni, come febbre o senso di irritabilità, può aggiungersi un calo di piastrine (piastrinopenia) che si manifesta di solito in un caso ogni 30.00 vaccinati per morbillo, parotite e rosolia.

In ogni caso, gli studi più recenti evidenziano che la frequenza aumenta di 10 volte per chi ha contratto e superato naturalmente queste malattie e che gli ulteriori malanni collaterali sono di solito leggeri e di breve durata:

  • Gonfiore localizzato
  • Febbre
  • Sonnolenza
  • Sensazione di malessere generale.

Ovviamente si deve prestare attenzione ai casi molto più rari, ma possibili come convulsioni e linfaoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi) che vanno comunicate al pediatra o al personale che ha praticato il vaccino, se si manifestassero subito dopo l’inoculazione.

I rischi del vaccino esavalente

Il vaccino esavalente, praticato in bambini molto piccoli tra il terzo e l’undicesimo mese per contrastare tetano, pertosse, difterite, poliomielite, epatite b e infezioni da Haemophilus influenzae di tipo b provoca di solito intolleranze molto contenute:

  • Dolore, rossore e gonfiore compaiono entro 24-48 ore e durano poco​
  • La febbre di solito non supera 38°C e dura un paio di giorni
  • Irritabilità o sonnolenza si risolvono in uno o due giorni.

Le Reazioni eccezionali riguardano meno di un caso su 10.000 e spaziano dalla febbre superiore a 40,5°C, pianto inconsolabile che dura più di tre ore, episodi paragonabili a un collasso e convulsioni legate al vaccino anti-pertosse. ​ Questi effetti collaterali più importanti non lasciano conseguenze nella maggioranza dei pazienti, però invitano alla prudenza prima di inoculare le dosi successive.

La procedura per risarcimento danni

Per quanto i casi gravi di reazione ai vaccini pediatrici siano rari, esiste una giurisprudenza in merito. Tra questi, emerge ad esempio un pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che ha ordinato il 14 gennaio 2016 al Ministero della Salute il risarcimento a beneficio di un bambino di Modena che ha sofferto seri danni dopo la somministrazione del vaccino esavalente.

Non a caso, esiste anche il Canale Verde, che è un sistema di farmacovigilanza permanente per segnalare effetti collaterali legati all’uso di vaccini e proteggere più efficacemente la salute pubblica.

L’iter di risarcimento per danni gravi da vaccino pediatrico

La normativa italiana prevede il risarcimento per danni da vaccinazioni obbligatorie e la procedura parte dalla consultazione del pediatra di fiducia e del servizio vaccinale dell’ASL di appartenenza per individuare correttamente tutti i passaggi della procedura. Gli step da seguire in base alle indicazioni del ministero della Salute sono i seguenti:

  1. Presentazione della documentazione medica completa riguardante referti ospedalieri, diagnosi e trattamenti ricevuti
  2. Richiesta di indennizzo al Ministero della Salute integrata dalla documentazione medica e dalla relazione del medico curante che prova il legame tra vaccino ed effetto collaterale
  3. Valutazione della domanda da parte del Ministero della Salute, mediante una commissione di esperti
  4. Risarcimento, dopo l’approvazione della commissione, e determinazione dell’importo a beneficio del paziente secondo la gravità del danno.

Dato che il procedimento può essere lungo, è meglio rivolgersi a legali specializzati in procedure di risarcimento danni provocati dalle vaccinazioni per avere tutta l’assistenza necessaria a preparare la richiesta, presentarla e monitorarne l’iter burocratico.

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