I nonni si sa svolgono un ruolo essenziale nella vita dei propri nipoti. I bambini hanno continuo bisogno dell’amore incondizionato dei propri nonni. Sempre più spesso i nonni rappresentano un elemento importante nell’organizzazione familiare, svolgendo un ruolo prioritario nella crescita e nello sviluppo dei propri nipoti. Ma quali sono i diritti e i doveri dei nonni?
Preliminarmente bisogna dire che il rapporto tra nonno e nipote è un rapporto giuridicamente rilevante. Il rapporto tra ascendente (nonno) e discendente ( nipote) trova riconoscimento innanzitutto nella stessa costituzione, negli artt. 2 e 29. A queste, si affiancano il complesso di norme ordinarie nazionali e internazionali che tutelano le relazioni inter-familiari.
Basti pensare che, a livello sovranazionale è stata la Corte europea per i diritti dell’uomo, ha sancito che il “il rapporto tra nonni e nipoti fa parte dei legami familiari” ai sensi dell’art. 8 della Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo (CEDU).
A livello nazionale, il diritto interno riconosce centralità al ruolo dei nonni. L’articolo 317 bis del codice civile “RAPPORTI CON GLI ASCENDENTI” riconosce il diritto degli ascendenti di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. All’ascendente al quale è impedito l’esercizio di tale diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del minore.
La norma nel riconoscere agli ascendenti un vero e proprio diritto a mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni, non attribuisce allo stesso un carattere incondizionato, ma ne subordina l’esercizio e la tutela, a fronte di contestazioni o comportamenti ostativi di uno o entrambi i genitori, a una valutazione del giudice avente di mira “l’esclusivo interesse del minore” ovverosia la realizzazione di un progetto educativo e formativo, volto ad assicurare un sano ed equilibrato sviluppo della personalità del minore, nell’ambito del quale possa trovare spazio anche un’attiva partecipazione degli ascendenti, quale espressione del loro coinvolgimento della sfera relazionale ed effettiva del nipote. (Cass, 2881/2023).
Il diritto degli ascendenti di instaurare e mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni deve essere riconosciuto non solo ai soggetti legati al minore da un rapporto di parentela in linea retta ascendente, ma ad ogni altra persona che affianchi il nonno biologico del minore, sia esso il coniuge o il convivente di fatto, e che si sia dimostrato idoneo ad instaurare con il minore medesimo una relazione affettiva stabile dalla quale il minore trae beneficio (Cass. 19780/2018).
Il diritto dei nonni, oggi, non solo trova residenza nel nostro ordinamento giuridico, ma sono previste anche una serie di tutele affinché, quel diritto, dalla carta passi ad una attuazione concreta, soprattutto nei casi di separazione e divorzio. Situazioni, quest’ultime, nelle quali sempre di più si avverta la necessità del minore, alla conservazione dei rapporti con ciascuna delle famiglie di origine dei genitori.
La Corte di Cassazione, ha affermato, sul fronte giurisprudenziale, il diritto alla continuità del rapporto tra ascendenti e minori, sempre nell’esclusivo interesse del minore, al fine di garantire al bambino uno equilibrato sviluppo della sua personalità, che può essere realizzato solo coinvolgendo i nonni in un progetto educativo, formativo e di continua crescita del bambino.
Pertanto, se un tempo, i nonni avevano solo dei doveri nei confronti dei propri nipotini, basti pensare al dovere di mantenimento, oggi hanno anche dei diritti riconosciuti, ogni qualvolta sono privati del proprio rapporto con i nipotini.
Oggi i nonni non sono solo “nonni babysitter” ma sono anche un centro di diritti.